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martedì 22 maggio 2012

Dacci oggi il nostro degrado quotidiano

Le scritte sul basamento della statua
in Piazza Vittorio Emanuele II
(da pisainformaflash.it)
Non si è dovuto aspettare molto perché anche nella piazza Vittorio Emanuele II, nuova di zecca, dovessero apparire i consueti segni dell'incontrollato vandalismo pisano. Il basamento della statua dedicata al primo re d'Italia è stato deturpato pochi giorni fa da ignoti vandali che - supponiamo - rimarranno come sempre impuniti e liberi di colpire ancora il patrimonio storico e culturale della città.
Il sito del comune pisainforma flash riporta anche la notizia di nuove scritte apparse sul muro adiacente la chiesa di San Sisto in Cortevecchia (
niente affatto nuovo ai colpi dei vandali) ad opera degli attivisti di #occupypisa.
Tra l'indignazione, la rabbia, ed il profondo senso di impotenza di fronte all'inarrestabile degrado urbano di cui siamo prigionieri da ormai decenni non può tornare in mente ancora una volta il compianto Tolaini, quando nelle ultime righe di Forma Pisarum tuonò che «la situazione di Pisa rimaneva [...] quella d'una città [...] che distratta o indifferente assisteva - giorno dopo giorno [...] - alla corrosione delle sue risorse e all'involgarirsi della sua residua bellezza».
Ai militanti di #occupypisa, invece, forse andrebbe spiegato un concetto vecchio, ma ancora evidentemente duro da capire: che la rivoluzione deve partire dalla testa, o non è rivoluzione.

sabato 7 aprile 2012

Addio a Emilio Tolaini

Piazza Vittorio Emanuele II prima dei lavori

Pisa è brutta, là dove Pisa non ha saputo essere alla pari della sua storia, alla pari della sua edilizia, là dove si è lasciato per errore, per incapacità di comprensione, molte volte per forza di cose, che un quadro così equilibrato e perfetto quale è quello che ha rappresentato la città si può dire fino alla fine del secolo scorso, venisse in gran parte sconvolto.
Lugi Piccinato nel 1963, citato in Emilio Tolaini, Forma Pisarum, Pisa, Nistri-Lischi, 1992, p. 282

Pisa dice addio ad uno dei suoi concittadini più illustri, autore di pietre miliari come Forma Pisarum, ma anche Le mura del XII secolo e altre fortificazioni nella storia urbana di Pisa, Campo Santo di Pisa. Progetto e cantiere, Lo sposalizio del mare e molti altri. 
Tolaini ha saputo amare la nostra città con l'intelligenza che a tanti altri è mancata, per questo lo abbiamo voluto ricordare citando uno dei suoi passaggi più incisivi, che non può non far tornare alla mente anche il passato recente ed il presente di Pisa.